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do non ha virtù di abbagliare la vista di tutti. Molto an-
cora ci sarebbe da dire egli soggiunse rivoltosi a me. 
Ma a che mettere in campo altre sperienze ed altri cano-
ni?  A che veramente,  io ripigliai to sto  quando sien
frecce del medesimo turcasso, quando sien arme della
medesima tempera?  Già voi,  egli continuò a dire 
trop po avete in ammirazione le cose inglesi;
Salve o beata oltremarina piaggia, salve terra felice, o
dagli dei amata terra! A te produr fu dato colui, cui diè
di propria man natura le immutabili leggi, ond essa l am-
pio regge universo, a lui solo cortese, ritrosa agli altri,
con quello che séguita. Credete a me, che quando s è fat-
ta in cuore la sentenza, è superfluo udir le parti.  Oh qui
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Letteratura italiana Einaudi
Francesco Algarotti - Neutonianismo per le dame
 disse la Marchesa  ha molto ben ragione il signor Sim-
plicio. La verità non ammette parzialità alcuna; è nimica
mortale di qualunque pre venzione paresse la meglio
fondata. Orsù, signor Simplicio, espo neteci voi medesi-
mo qualche altro canone di quegli che avete in riserva; e
vediamo se ci sarà modo di trovarci la spiegazione, sì o
no.  Senza stiracchiatura  egli rispose  credo fosse al-
quanto difficile trovar la spiegazione di quello, per cui si
viene a stabilire che raggiando un fondo scuro per un
mezzo prima chiaro e poi oscuro, come si abbattono in-
sieme quelle cose, che producono il colore azzurro e il
giallo, o il violato e il giallo, apparisce sempre il color ver-
de. Non so come di questa faccenda ne cavassero i piedi i
signori neutoniani.  E quali sono le esperienze  ripigliò
la Mar chesa  sulle quali è fondato questo novello cano-
ne?  Una carta nera  egli riprese a dire  è collocata
nell ombra; e tra essa e l occhio si pongono due pezzetti
di girasole a qualche distan za tra loro. Il più vicino alla
carta è illuminato dal sole; il più lon tano, e dietro al qua-
le è l occhio del riguardante, è coperto dal l ombra: e il
colore che si vede comparire è verde.  Che dite voi  ri-
pigliò la Marchesa rivoltasi a me  di quest altro canone?
 Dico la prima cosa  io risposi  che scartata anche qui
quella carta nera collocata nell ombra, cioè quel fondo
scuro che opera su un mezzo chiaro, il primo vetro illu-
minato dal sole riflette al se condo raggi azzurri in gran-
dissima copia; ma oltre a questi ne riflette ancora degl in-
dachi e dei verdi, che sono così gli uni come gli altri, in
ordine alla refrangibilità, egualmente vicini agli azzur ri.
 Ohimè,  interruppe il signor Simplicio  che quel ve-
tro, il quale poco fa rifletteva soltanto i raggi azzurri, al
presente ne riflette degli altri ancora, e segnatamente de
verdi. E non è punto difficile indovinar la ragione perché
il fa.  Perché  io risposi  la natura non opera mai per
salti, ma gradatamente; perché niun corpo ci è al mondo,
che rifletta o trasmetta una sola specie di raggi senza una
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qualche mistura degli altri; ma i raggi che non sono del
suo colore, gli riflette o trasmette più o manco, secondo
che sono a quello più o manco vicini nell ordine della re-
frangibilità: e ciò lo mostrano all occhio le cose colorate
poste ne differenti raggi della immagine solare separata
dal prisma. Ora che farà egli, Madama, il secondo pez-
zetto di girasole posto nell ombra al ricevere dal primo
dei raggi azzurri in grandissima copia, e oltre a questi de-
gli indachi e dei verdi?  I raggi azzurri  ella rispose  gli
riflet terà anch esso come ha fatto l altro, e similmente
gl indachi; e i verdi parte ne verranno da esso riflessi e
parte trasmessi, come quelli che si trovano essere giusto
di mezzo tra gli azzurri, che il girasole per la natura della
sua composizione riflette, e i gialli che e tra smette. E co-
sì l occhio, che traguarda dopo questo secondo vetro,
non potrà vedere altro colore che il verde.  Ed io ripre-
si:  Ella il disse, signor Simplicio; e quando bene a voi
desse il cuore di ap pellare dalla sua autorità, già non po-
treste opporre alle sue ragioni. Per esse un canone così
intralciato, come era questo, col quale pur volevasi da voi
toccare il polso a neutoniani, diviene una conse guenza
pianissima, una riprova del loro sistema; e converrà dire
del vostro autore, il più gran rivale che mai sorgesse con-
tro al Neutono, quel che dice Catone nella tragedia ingle-
se: che sino all istesso Pompeo combatté per Cesare.  Io
dirò  egli rispose  co nostri italiani, che più tempo bi-
sogna a tanta lite; e che, se questo sistema pur patisce
una qualche difficoltà, tutti i sistemi, come si suoI dire,
sono tagliati a una misura: né già il neu toniano non andò
esente, e non va dal patirne di molte e di gravi.  Con
questo però,  qui entrò a dir la Marchesa  che ne uscì
sempre come gli eroi, d in mezzo alle calunnie.  Mada-
ma,  io ripresi a dire  pigliate guardia che di tutte le
difficoltà non po trebbe forse così agevolmente uscirne.
E che potreste voi rispon dere a quello, che toccò già a
me di udire dalla bocca di un valente bacelliere oltre
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Letteratura italiana Einaudi
Francesco Algarotti - Neutonianismo per le dame
monti? Troppo ha del ripugnante, egli asseriva, e però ri-
nunziava al Neutono e a suoi inganni, che da sette cose
scure, quali sono, diceva egli, i colori del prisma, riuscir
ne possa una lucida, quale è il bianco. E forse anche talu-
no potrebbe mettere in campo, come un nostro italiano
sostiene in istampa, che lo am mettere la diversità de co-
lori ne raggi della luce è lo stesso che del glorioso corpo
del sole farne l Arlecchino dell universo.  Il mio pensie-
ro  riprese a dire il signor Simplicio  non an dava sicu-
ramente a tali inezie; sì bene a più altre difficoltà mosse,
non ha gran tempo, in Francia da un grave filosofo. 
Manco male,  io soggiunsi tosto  che voi non intendete
dei rancidumi del Mariotto, né d altri che già si levarono
in Francia contro al Neutono.  Io intendo e parlo del
Dufay,  ripigliò egli con im pazienza  il quale nell Ac-
cademia di Francia dimostrò novella mente le molte fal-
lacie di questo Neutono, che con tutto il gran peso della
sua autorità non gli venne fatto di darla ad intendere a
tutte le accademie del mondo, come a quella sua di Lon-
dra. Quivi egli era non meno presidente che tiranno; né
gli potea venire in capo così strano concetto, che già non [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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